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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Teatro Saverio Mercadante, Aria fresca: "Tutti facciano la propria parte"

Enzo Colonna volge lo sguardo su un'altra questione: la fruibilità dello storico teatro. I lavori di restauro termineranno a breve ma "dobbiamo coltivare l'ambizione di farlo diventare un teatro"

“Un bene culturale è tale, infatti, solo se può essere fruito e, in questo caso, se diventa il punto di riferimento per le attività artistiche riconducibili al teatro, alla danza, alla musica”. Così il consigliere comunale Enzo Colonna referente del Movimento cittadino “Aria Fresca” introduce a una nuova discussione: la situazione dello storico teatro cittadino “Saverio Mercadante”. Il termine dei lavori di restauro è fissato all'anno 2013; non è lontanissima quindi la riapertura delle  maestose porte ma in città non è stato ancora aperto il dibattito sulla "nuova vita" di questo bene artistico-culturale.

“Dopo l’importante ripresa della discussione sul futuro di cava Pontrelli -scrive- dove, a 13 anni dalla scoperta, sono ancora abbandonate al loro destino centinaia di orme fossili di dinosauro, torniamo a ribadire la necessità di avviare una discussione sul futuro del Teatro Mercadante, i cui lavori di restauro termineranno entro il 2013”. “Dopo aver lottato e ottenuto giustizia alcuni anni fa, con una sentenza del tribunale civile di Bari che ha affermato la unitarietà del teatro - costruito nel 1895 grazie ai contributi versati da centinaia di persone su un suolo concesso dal Comune e affidato per la gestione e preservazione all'associazione denominata Consorzio Teatro Mercadante –  è tempo di passare, rapidamente, ad affrontare la questione della gestione del teatro”.
 
LA PROPOSTA “dobbiamo puntare alla qualità, dobbiamo coltivare l’ambizione di farlo diventare un teatro inserito nei circuiti nazionali e internazionali (come è stato per i primi decenni di attività del Mercadante), dobbiamo inserirlo nella rete dei teatri storici pugliesi”.
 
PER FAR QUESTO …”Per fare questo è necessario, come abbiamo ripetuto in venti anni di attenzione alle vicende del teatro cittadino che alle energie e allo sforzo delle imprese che stanno affrontando il recupero si aggiunga, doverosamente, l'impegno e le risorse delle amministrazioni pubbliche (comune, regione, provincia)”.
 
“Per fare questo è necessario dar vita ad un soggetto giuridico che unisca tutti i protagonisti del recupero e gli enti interessati alla futura gestione, in cui siano chiaramente individuati compiti, obiettivi e impegni di ciascuno, forme di garanzia della qualità e strumenti di coinvolgimento della cittadinanza”.
 
“Per fare questo, siamo convinti che sia opportuno convocare una conferenza dei servizi tra tutti questi soggetti per verificare preliminarmente la disponibilità e l’impegno di tutti; siamo pure consapevoli che per fare questo è indispensabile un’amministrazione forte, efficiente e motivata, proprio ciò che da lungo tempo manca alla Città, vittima dell’immobilismo e dell’inefficienza di una maggioranza in sfacelo e di un sindaco impegnato a conservare la sua poltrona”. 
 
"Auspichiamo e confidiamo, pertanto, che, ove il sindaco non si dovesse scuotere rapidamente dal torpore e dall’immobilismo, sia l’assessorato ai beni culturali della Regione a prendere l’iniziativa. I tempi sono stretti, abbiamo appena un anno a disposizione, prima di vedere completato il restauro”. Tutti facciano la propria parte: i cittadini con partecipazione, attenzione e vigilanza; le istituzioni con studio, analisi e impegno. Il Teatro sia della Città, patrimonio collettivo e bene di tutti".
 
 
 

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