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Altamura Altamura / Piazza Zanardelli

Il liceo mette all'asta gli strumenti di laboratorio e scoppia la polemica

Sotto accusa la scelta del dirigente del liceo classico Cagnazzi di 'svendere' alcuni pezzi conservati nei laboratori della scuola. Colonna: "Pezzi degni di preservazione, tutela e valorizzazione". Il preside: "Sono basito"

Il liceo classico Cagnazzi ha pubblicato sul suo sito un bando per la vendita di 989 strumenti scientifici per un totale di 123.666,52 euro e ha suscitato lo sdegno di un blogger prima, e l'interessamento di due consiglieri.

Da piazza Zanardelli hanno deciso di mettere all’asta tramite questo avviso un elenco di “beni fuori uso, obsoleti e non più utilizzabili“ che comprende strumenti scientifici di misurazione e dimostrazione di fisica, campioni, materiali e modelli di biologia, mineralogia, planetari, telescopi, apparecchiature elettroniche moderne. «Le regole della vendita sono un’altra chicca su cui soffermarsi - scrive il blogger Nicolò Pignatelli - nel caso in cui non ci fossero offerte per i singoli articoli, la scuola si riserva il diritto di avviare trattative di vendita privata e nel caso in cui neanche queste andassero a buon fine, si potranno cedere a titolo gratuito gli articoli a associazioni, enti o, udite udite, a privati qualsiasi».

Enzo Colonna, consigliere comunale del gruppo “Aria Fresca” ha commentato la notizia in un post sulla bacheca facebook: “L'elenco contempla un migliaio di pezzi, tra cui molti, a mio sommesso parere, degni di preservazione, tutela e valorizzazione, degni di una collocazione in un laboratorio scolastico o in un settore museale dedicato alla storia della scienza e delle sue applicazioni. In ogni caso, pezzi di storia di una gloriosa e antica istituzione scolastica cittadina».

Michele Ventricelli, consigliere regionale di Sel, ha anch’egli preso parte alla questione e nel corso della mattinata ha contattato il prof. Biagio Clemente, preside del liceo classico Cagnazzi il quale si è detto “basito”. Ha infatti affermato: «Sono basito di trovarmi al centro di questo piccolo caso che non ha ragion d'essere». E ha specificato che gli strumenti in vendita sono di scarso valore storico e scientifico. “Gli strumenti con i quali la scuola realizza ciclicamente mostre della scienza e che hanno un grande valore affettivo per generazioni di altamurani – conclude - sono assolutamente intoccabili”.
 
 

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