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Il Movimento ilGrillaio ha raccolto 2000 firme per "Zero privilegi"

20.000 in Puglia, un decimo nella sola Altamura. E'il numero di firme raccolte dai grillini per una proposta che prevede la riduzione dei costi e non della rappresentanza politica

Sono oltre duemila le firme raccolte dal Movimento ilGrillaio a sostegno della proposta di legge Zero Privilegi Puglia consegnate e protocollate il 12 luglio da una rappresentanza dei centinaia di attivisti del Movimento 5 Stelle pugliesi. Le firme raccolte a livello regionale sono state circa 20.000, 2.000 nella sola Altamura e tutte raccolte alla presenza del consigliere comunale Enzo Colonna.

 
L'approvazione di questa legge avrebbe come risultato il dimezzamento delle indennità dei consiglieri regionali, l’abolizione dell'assegno di fine mandato e del vitalizio e consentirebbe risparmi per 10 milioni di euro all'anno e di ulteriori 10 milioni nel lungo periodo vitalizio. “L’ennesima proposta- scrivono i grillini-che consentirebbe la partecipazione democratica ma allo stesso tempo la riduzione dei costi dell’apparato politico che è diventato un’agenzia di collocamento e non un luogo di servizio per la collettività”. 
 
ZERO PRIVILEGI PUGLIA “Una proposta concreta- srivono quelli del Grillaio- che può diventare realtà nel corso di una sola seduta di consiglio regionale, al contrario di altre iniziative che appaiono specchietti per le allodole.Ci riferiamo, in particolare, al referendum anti-casta contro "gli stipendi d'oro dei parlamentari" promossa da Unione Popolare, coordinata dalla sig.ra Di Prato, già democristiana e poi UDC fermamente convinta della necessità di un partito di centro che guardi con interesse al centro-destra. La proposta referendaria prevede l'abolizione dell’art. 2 della legge 31 Ottobre 1965, n. 1261, che stabilisce il diritto alla diaria dei parlamentari, cioè il "rimborso spese" per il soggiorno a Roma, corrisposto anche a chi a Roma ci abita. Peccato, però, che le firme raccolte in questo periodo siano inutilizzabili. Basta leggere la legge che regola i referendum.”
 
I grillini fanno anche una considerazione sulla manovra governativa assai discussa dello “Spending Review” che prevede anch’essa tagli ai costi della politica. Ma la differenza con “Zero Privilegi Puglia” sta nel criterio scelto. Infatti spiegano “ridurrebbe sì i costi ma avrebbe lo spiacevole effetto di mortificare la rappresentanza senza peraltro incidere davvero su quello che è il vero scandalo dei costi della politica: i vitalizi (ovvero gli emolumenti per chi era politico), l'assegno di fine mandato e le diarie che sono svincolate da una reale rendicontazione delle spese e incidono in maniera consistente sul bilancio regionale”.
 
E concludono:  “loro non si arrenderanno mai...noi neppure!”
 
 

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